La famiglia Fodale, originaria della Sicilia, ma vissuta per molti anni a Matera, ha voluto arricchire il patrimonio della Biblioteca con una donazione di circa 1000 volumi, in prevalenza testi classici latini e greci, numerose litografie ottocentesche a carattere religioso e mitologico, una serie di medaglie in oro, argento e metallo raffiguranti personaggi illustri dell’antichità e un prezioso dipinto che illustra San Marco che verga il vangelo sorretto da un putto di Giuseppe Cammarano (Sciacca (AG) 1766-Napoli 1850). Cammarano fu un seguace del Chelli, scenografo del Teatro San Carlo di Napoli. Nel1786 fu a Roma a studiare con un compenso offerto da Re Ferdinando IV. Due anni dopo lavorò al restauro della Reggia di Caserta, dove affrescò le volte di alcune stanze. Rientrato a Napoli, aprì una scuola di pittura e insegnò all’accademia. Nel 1817 dipinse l’apoteosi dei grandi poeti e la gloria dei Borboni. Altre pitture allegoriche si trovano nel Palazzo del Duca di Capua e di Sant’Antimo. Nella Cattedrale di Caserta vi è un suo affresco: L’ultima cena. Ritrasse vari personaggi della famiglia Borbone. Molti suoi quadri si trovano nel Museo di San Martino di Napoli. La sua pittura, per impianto oggettistica e vivacità cromatica può essere considerata tipicamente settecentesca della sua produzione artistica si ricordano in particolare i paesaggi idillici. Oltre agli affreschi ci restano alcuni bozzetti. A 12 anni dalla sua morte, in occasione della esposizione internazionale di Londrafu inserito nell’elenco dei maestri della scuola napoletana di fine ‘700 e della prima metà dell’800.