Acrilici e carboncino su carta, cm 80×59,6
In basso a sinistra: 1799 / 1999 Pasotti
Silvio PASOTTI
Bergamo 1933
Si è formato all’Accademia Carrara di Bergamo, diretta da Achille Funi. Nel 1951 entra a far parte dell’Istituto Italiano d’Arti Grafiche dove fa esperienze nel campo della litografia. Dal 1953 al 1957 soggiorna in Spagna e in Francia. La prima personale a Bergamo nel 1955; partecipa quindi a rassegne in Italia, in altri paesi europei, negli Stati Uniti e in Giappone. Nel 1958 frequenta un gruppo di architetti di Milano e trasferisce lo studio nella Torre Velasca. Negli anni Sessanta si dedica alla realizzazione di opere pubbliche in collaborazione con architetti. Nel 1964 conosce la Pop Art americana e in questi anni nascono alcune tra le sue opere più allusive e immaginifiche. Nel 1963-65 realizza decorazioni alla Scuola elementare di San Donato Milanese e nel Palazzo dei Convegni di Sirmione con progetti dell’architetto Virgilio Vercelloni. Nel 1967 esegue murali su pannelli in alluminio sagomati nella Sala Consiliare del Comune di Segrate. Dell’anno successivo il grande mosaico esterno della Scuola di Pieve Emanuele. Nel 1969 si trasferisce a Parigi e vi rimane fino al 1975; ritorna quindi a Milano e inizia una serie di ritratti di famiglie lombarde. Visita più volte New York, San Francisco e l’Egitto traendone ispirazione per le sue opere. Nel 1982, per l’editrice Electa esegue una galleria di trenta ritratti di intellettuali e storici dell’arte. Nel 1987 dipinge un grande pannello su legno con neon per l’American Contourella. Si reca in Sardegna nel 1988 e lavora con la ceramica, piatti e vasi, esperienze plastiche che gli saranno utili per la serie di sculture sulle automobili
Ferrari. Alla morte di Enzo Ferrari l’artista propone sculture e dipinti sul tema delle automobili di Maranello, sorta di mito contemporaneo. Significative le partecipazioni alle mostre L’uomo e lo spazio, Galleria d’Arte Moderna, Milano, 1967; alla XV e XVI Triennale, Milano, 1974 e 1980; Mythologies quotidiennes n. 2, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, 1977; Museo sperimentale di Torino – Arte italiana anni Sessanta, Castello di Rivoli, 1985. Le recenti personali si sono tenute alla Galleria Daniel Gervis, Parigi, 1985; Galerie des Platanes, Ginevra, Galleria del Naviglio, Milano, 1987; Grand Magazin Matsuzakaya, Tokyo, Castello Petersberg, Königswinter (Germania), 1991; Teatro Sociale, Bergamo, Galleria Borgogna, Milano, 1992; Galleria Michelangelo, Bergamo 1995, Galleria Borgogna, Milano, 1996. Sulla sua opera hanno scritto M. Valsecchi, G. Kaisserlian, G. Gassiot-Talabot, J. Pierre, B. Alfieri, T. Trini, O. Calabre-se, E. Zenoni, L. Cavallo, M. Perazzi.