Carboncino e acquerello su carta, cm 59,5×40,6
In basso a destra: Piero Leddi
In basso a sinistra: Ferdinando IV. Maria Carolina. Restaurazione
Al verso: Piero Leddi 1990
Piero LEDDI
San Sebastiano Curone (Alessandria) 1930
Un maestro di Leddi, dal 1946 al 1952, è stato Mario Patri, valente e poco noto pittore tortonese. Nel 1950 consegue la maturità artistica e l’anno successivo si iscrive, a Milano, al biennio di Architettura. In questa facoltà espone, per la prima volta, disegni di animali. Nel 1954 riceve da Carlo Carrà il Premio San Fedele.
Francesco De Bartolomeis in una monografia del 1970 (Loescher Editore, Torino) scrive che prima del 1951, quando Leddi si trasferì a Milano, “egli già era a contatto con problemi sociali e culturali vivi e urgenti, avvertiti senza ottimismo anzi con un senso di crisi e di contraddizione che lo accompagnerà lungo tutta la sua ricerca (…]. È un artista non assorbito esclusivamente dai problemi formali perché interessato a una chiarificazione delle ragioni del proprio essere nel mondo. Perciò fin dall’inizio egli adopera la pittura come uno strumento di esplorazione critica”. A Milano Leddi frequenta i colleghi Romagnoni, Vaglieri, Guerreschi, Ferroni, Bodini, Treccani. Nella mostra Alternative attuali /2, L’Aquila, 1965, Leddi è incluso da Enrico Crispolti tra i pittori che hanno esplorato “la dinamica del reale”. Tiene personali a Tortona, 1958; Brescia, 1959; Milano, 1961; Torino, Alessandria, 1962; Milano, Carpi, Tor-tona, 1963; Roma, Modena, 1964; S. Giovanni Valdarno, Milano, 1965; Roma, Legnago, Verona, 1966; Piombino, Brescia, Pontedera, 1967; Milano, 1969; Torino, Milano, Vicenza, S. Giovanni Valdarno, 1970; Venezia, Briga, Vigevano, Bolzano, Milano, 1971; Vicenza, Milano, 1972; Milano, San Sebastiano Curone, Cremona, Populonia, 1973; Lissone, Gallarate, 1974; Arese, 1975; Milano, 1977; Milano, Alessandria, 1979;
Brescia, Milano, 1980; Firenze, 1981; Milano, 1982; Massa Marittima, 1983; Milano, 1985; Milano, Roma, 1988; Roma, Milano, 1989; Lione, Tortona, 1990; Tortona, 1993; San Sebastiano Curone, 1994; Milano, Forio d’Ischia, 1995; Verbania,1996; San Sebastiano Curone, 1997.
È autore di diverse cartelle di grafica. I suoi più conosciuti cicli tematici sono stati dedicati al mito di Fausto Coppi, alla città di Milano e agli eventi della Rivoluzione Francese (Omaggio alla Rivoluzione Francese, Milano, 1989; Au rendez-vous de l’Etre Suprême, Lione, 1990; L’albero della Libertà. Giacobinismo alessandrino, Tortona, 1990; Giacobinismo italiano 1789-1796, Verbania, 1996). Ampio il raggio di studi critici sulla sua opera, che è stata più volte premiata: Raffaele De Grada, Mario De Micheli, Giorgio Di Genova, Angelo Dragone, Dario Micacchi, Duilio Morosini, Pierangelo Soldini, Antonello Trombadori, Davide Lajolo, Enzo Fabiani.