TEAGENE, POEMA DEL CAUALIER GIO. BATTIS.TA BASILE NAPOLITANO, CONTE DI TORONE

N° inventario: GAT 1819, – Collocazione: Gattini L. 0211

Collezione: Gattini (famiglia)

Tipo documento: Testo a stampa (antico)

Livello bibliografico: Monografia

Classificazione: Poema epico

Lingua: Italiano

Autore: Basile, Giambattista

Titolo: Teagene, poema del caualier Gio. Battis.ta Basile napolitano, conte di Torone

Anno Pubblicazione: 1637

Editore: In Roma : appresso Pietro Antonio Facciotti, 1637

Descrizione fisica: [16], 406 [i.e.308] p. : front., 1 ritr. ; 4°

Filigrane: ancora inserita in un cerchio (es. a p. 1)

figura umana con aureola inginocchiata con in mano una croce (es. a p. 213)

Marca Tipografica: presente a p. 406 dell’esemplare. Raffigura uno stemma elaborato, decorato da una testa zoomorfa in alto. All’interno dello stemma vi è una figura di dama riccamente vestita seduta su diversi sacchi. Con la mano destra regge dei lacci, e la mano sinistra è sul petto. Attorno a lei un cornicione con la scritta in latino IN TE DOMINE SPERAVI NON CONFUNDAR IN AETERNUM.

Note sull’esemplare:

Sul frontespizio è presente un’acquaforte riccamente illustrata. In alto il titolo del poema, decorato con due api ai lati. Altre tre api, simbolo della ricca famiglia papale Barberini, compaiono nello stemma di famiglia in basso al centro. Lo stemma va a decorare a sua volta un alto piedistallo, adorno dì effigi ecclesiastiche (una croce, una bibbia aperta) e militari (elmi, lance, armature). Al centro della composizione compaiono tre figure femminili. La figura a destra è una guerriera, con tanto di armatura ed elmo, reggente una lancia, poggiata sul piedistallo. Ai suoi piedi, seminascosta, vi è una civetta, che identifica la figura come Minerva. Al centro, un’altra figura seminascosta e dotata di elmo regge uno scudo, che l’ultima figura, una donna alata a sinistra, è intenta a trascrivere. Sull’elmo si legge “All. Eminent.mo Et Rev.mo Sign.r Il Sign.r Card.le Antonio Barberino”, ovvero il committente dell’opera. Al centro in basso, su un cartiglio, compare infine il nome della tipografia e l’anno di pubblicazione: “In Roma Appresso Pietro Antonio Facciotti con Licenza de’Superiori L’ANNO MDCXXXVII”.

Sempre sul frontespizio compare la scritta in penna blu GATTINI L 211, e una firma manoscritta illeggibile in fondo all’acquaforte.

All’inizio di ciascun canto del poema, l’Argomento (ovvero il riassunto) è attorniato da motivi fitomorfi e zoomorfi, e il canto stesso presenta sempre un’iniziale miniata e riccamente decorata.

Un’altra acquaforte è presente alla pagina immediatamente precedente al primo canto, nella p. [15],raffigurante un ritratto a mezzobusto dello stesso autore, Gianbattista Basile. La figura è attorniata da una cornice con elementi fitomorfi e un cornicione con la scritta EQUES IOANNES BAPTISTA BASILE TORONIS COMES. L’acquaforte è firmata: “EQ IO: BAPT: CARACCIOLUS DEL: Nicolaus Perrey sculpit”

Sono presenti diversi errori di numerazione: pg. 101 risulta 110; pg. 145 risulta 245; pg 199 risulta 189; pg 236 risulta 258; pg. 273 risulta 271 e le pagine continuano con 272; pg 279 risulta 199; pg. 288 risulta 388 e la numerazione continua così fino a pg. 406, i.e. 308.

La legatura è molto rovinata.

Sono presenti fregi e iniziali riccamente miniate.